SPORE

OSTARA E EOSTRE

Il Continuo ritorno alla Vita

Ostara è uno degli otto sabbat pagani e si svolge il giorno dell’equinozio di Primavera quando si celebra il trionfo della Natura,

nonché l'origine pagana della nostra Pasqua.

È la festa di Eostre, divinità femminile teutonica legata alla fertilità ed alla rinascita, stella dell’Est - il punto da cui sorge il Sole - portatrice di Luce e protettrice ed incarnazione dell’alba. Durante questo evento si celebra il rinnovamento sia della natura sia dell’uomo attraverso rituali di rigenerazione spirituale. È questo il momento dell’anno in cui il cosmo giunge all’equilibrio. Si festeggiava con il rito “Della Fiamma dell’Esistenza” in cui le sacerdotesse devote alla dea Eostre consacravano un cero ed accendevano candele e falò che lasciavano bruciare fino all’alba, per incentivare il sole a sorgere e a perdurare nel cielo per tutta la stagione. Quelle più giovani si vestivano di bianco e a volte emergevano dalle grotte come rappresentazione della rinascita. Il fuoco era un elemento imprescindibile in quanto simbolo di purificazione. La dea Eostre veniva spesso raffigurata con una testa di lepre e proprio alla lepre, suo animale totemico, sono solitamente associati i culti di fertilità della Primavera. L’animale era dunque considerato sacro in quanto simbolo magico di rigenerazione poiché portatore di uova, icona antica di rinascita collegata al Kàos. L’uovo, a sua volta, è in stretta relazione con il concetto di rigenerazione, caratteristica rituale che incarna la rinascita intesa come ripetizione della nascita del cosmo piuttosto che della nascita stessa.

Fonti: “De temporum ratione” trattato del 725 del monaco anglosassone santificato Beda il Venerabile –

nominato anche da Dante nella Divina Commedia.